Il Pomodoro pizzutello Siccagno
L’oro rosso di Villalba
Coltivato senza irrigazione, il siccagno è interessante oltre che per la tradizione legata alla sua lavorazione, anche sotto il profilo organolettico e nutrizionale. Ricco di vitamina A e vitamina C, nonché di antiossidanti come il licopene, ha anche un basso contenuto di calorie. E’ molto saporito, tanto che la passata può essere cucinata anche senza sale. Il pizzutello si semina a marzo e per tutta l’estate non riceve da bere né dal cielo né dall’uomo. Il contadino deve però smuovere il terreno e zappettare il campo tra i filari, per rompere la crosta argillosa e permettere all’umidità di correre tra le radici e nutrire le piante.
La lenticchia
La lenticchia entra nella rotazione agraria delle campagne di Villalba nei primi dell’800 ad opera del marchese Niccolò Palmeri, il quale introdusse un morfotipo a seme grande di colore verde, che nel tempo si è selezionato in un ecotipo esclusivo. Oggi la coltivazione è limitata ad un areale ristretto dell’agro villalbese, a causa delle numerose difficoltà legate alla coltivazione tradizionale ed alle scarse rese produttive relative agli stessi metodi di coltivazione. Ad occuparsi della tutela del prodotto è il Consorzio di Tutela e valorizzazione della “lenticchia di Villalba, che ne regolamenta la coltivazione attraverso un disciplinare di produzione in uso ai soci aderenti, ai quali vine riconosciuto il presidio slow food. La lenticchia di Villalba si distingue per le sue peculiari caratteristiche organolettiche e nutrizionali, dovute alla concomitanza di diversi fattori.
Pagina aggiornata il 14/02/2023