Villalba riscopre il poeta Vincenzo Nalbone grazie al lavoro di Jim Tatano – Comune di Villalba

Villalba riscopre il poeta Vincenzo Nalbone grazie al lavoro di Jim Tatano

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La vita e gli scritti del poeta villalbese Vincenzo Nalbone riscoperti grazie ad un minuzioso lavoro di ricerca fatto da Jim Tatano, giornalista e autore di diverse opere.

Data:

11 Luglio 2024

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Descrizione

Un epitaffio seminascosto nel cimitero di Villalba, una scritta su una tomba semplice che dice “Vincenzo Nalbone / Poeta / Qui ricongiunto / alle sue radici / tra gli amati cipressi / custodi augusti di quiete / trova la pace anelata / l’anima sua eletta” ricorda questo cittadino villalbese nato nel 1899 e morto nel 1983. Ma a Villalba quasi nessuno sembra sapere chi fosse e poche persone ne hanno memoria. Così, spinto dalla curiosità e dalla voglia di conoscenza, Jim Tatano inizia a cercare delle tracce che possano rivelare qualcosa su questo poeta dimenticato.

Grazie ad un appello sui social si mette in contatto con alcuni parenti. Ritrova in una libreria di testi usati due libri pubblicati, uno in vita, “Tu, uomo” (Rebellato editore, con premessa di Salvatore Orilia, 1981) e uno postumo “Poesie dialettali” (Guido Miano Editore, prefazione di Vincenzo Bendinelli, 1988). Un’altra traccia la ritrova nel libro fotografico e di testimonianza “Anche l’occhio… racconta la sua parte” del professore Antonio Guarino.

Attraverso il fondamentale aiuto di Antonio “Ninni” Lumia, della sua famiglia e in particolare di sua madre, la signora Rosa Mingoia, nipote del poeta, Tatano ne ricostruisce anche la biografia.

Figlio di un muratore Vincenzo Nalbone coltiva fin da ragazzo la passione per la poesia e la musica. Durante la Prima guerra mondiale, combattendo sul fronte contro gli austriaci, viene ferito a un ginocchio da una granata. Conclusi gli studi superiori negli anni ’20 viene mandato ad insegnare come maestro elementare in Istria, in Friuli e in Sardegna.

Dopo sette anni torna in Sicilia e si stabilisce a Palermo dove nel 1934 sposa Iolanda Sorgi dalla quale ha due figli, Aldo, morto in giovane età, e Igea.

La silloge “Tu, uomo” raccoglie poesie che ripercorrono l’arco dell’intera vita del suo autore con riferimenti ai fatti storici più rilevanti del secolo scorso, alla natura, alla religione cristiana nella sua tradizione e nei suoi insegnamenti. Numerose anche le opere dialettali in cui l’attaccamento alle radici è predominante, con immagini, istantanee e l’utilizzo giocoso del suono delle parole.

Per consultare l’articolo completo pubblicato da Jim Tatano cliccare qui.

 

 

Vincenzo Nalbone  Vincenzo Nalbone con la sorella Angela

 

      Gita sul Monte Pellegrino, Pa - sconosciuta, Rosa Mingoia, Lillo Lumia, Iolanda, Igea, Aldo e Vincenzo Nalbone - anni '50

 

      Copertina "Tu, uomo"  Quarta di copertina di "Tu, uomo"  Copertina "Poesie dialettali"

 

 

Lapide di Vincenzo Nalbone

 

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Ultimo aggiornamento: 11/07/2024, 12:08

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