Cos'è
Giornate Camilleriane
Il Comune di Villalba, in collaborazione con lo scrittore e giornalista Jim Tatano e la partecipazione dei ragazzi Alessandra Amico, Alice Guarino e Giuseppe Mendola, organizza le “Giornate Camilleriane”, tre giorni di appuntamenti culturali per ricordare e celebrare lo scrittore siciliano Andrea Camilleri in occasione del centenario della sua nascita che si svolgeranno dal 21 al 23 marzo presso la Biblioteca Comunale.
Sabato 22 marzo 2025 alle ore 7:30 presso la Biblioteca Comunale la proiezione del film "La scomparsa di Patò".
La scomparsa di Patò è un film del 2010 diretto da Rocco Mortelliti.
La pellicola è tratta dall'omonimo romanzo di Andrea Camilleri. Delle opere dell'autore siciliano questa è la prima che viene trasposta in un film che è stato girato nei luoghi di origine di Camilleri. L'ambientazione storica del film e la trama si rifanno a quella del romanzo che si svolge nel 1890.
Trama
È antica tradizione del paese di Vigata che il Venerdì della Settimana Santa venga allestita la sacra rappresentazione del "Mortorio", antico dramma della Passione di Gesù. I personaggi della Passione sono scelti tra gli stessi paesani e tra questi quello che ricoprirà il ruolo più odioso, quello di Giuda, sarà interpretato ancora una volta, come ormai è abitudine, dal ragioniere Antonio Patò, padre di famiglia conosciuto per la sua condotta integerrima di funzionario della banca della cittadina.
Il pezzo forte della rappresentazione è la scena in cui il ragioniere-Giuda, dopo aver tradito Cristo, si suiciderà andando all'Inferno e scomparendo dal palcoscenico tra fiamme e fumo attraverso una apposita botola.
Al termine del "Mortorio" però il ragioniere Patò sembra essere sparito nel nulla e inutilmente il delegato di polizia, Ernesto Bellavia, e il maresciallo dei Reali Carabinieri, Paolo Giummaro, competono tra loro nella ricerca del Patò-Giuda scomparso.
Col passare del tempo incominciano a girare nel paese voci sui motivi della scomparsa e una poesiola apparsa su un muro e canticchiata da alcuni ragazzini ipotizza che Patò abbia fatto la stessa fine di Giuda.
Dopo una lunga indagine, attraverso le testimonianze della signora Patò e dei suoi colleghi, di paesani, mafiosi, preti, politici più o meno "discutibili", medici, prostitute e maniaci religiosi, il delegato e il maresciallo giungeranno alla conclusione che la scomparsa è stata orchestrata dallo stesso Patò per fuggire con la sua amante, Rachele Infantino.